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domenica 24 febbraio 2008

Impara l'arte...

... e mettila da parte, così recita un vecchio (ma sempre attuale) proverbio. In realtà dovremmo far molto di più, per l'Arte, che tenerla da parte, dovremmo costruirle intorno un muro saldo per salvaguardarla dalla possibilità di morir sepolta sotto i macigni delle esigenze di mercato... Orbene, non voglio affatto esser polemica, non qui, ma se penso a quante forme d'arte esistono che non hanno alcuna risonanza tra i più diffusi mezzi di comunicazione, mi vien da esser triste, ecco! Perciò, amici carissimi, andate ad ascoltare un concerto dal vivo, appena potete, come ho fatto io ieri. Non riesco ancora a credere di aver assistito ad un'ora e mezza di sorprendente musica, al ridicolo prezzo di 5 euro... poltrone comodissime, aria rarefatta, strumenti lucidi come la seta e lei, Carla Marciano (link tra "quelli che ... fanno buona musica" a sinistra), una straordinaria sassofonista, autrice anche dei brani che ci ha fatto ascoltare. Un raro esempio di come l'Arte esploda da sé, senza bisogno di pubblicità e di echi, un'arte all'apparenza semplice ma in realtà costruita, studiata, vissuta, sudata, in anni di ascolto, di lettura, di prove, di tentativi, di soddisfazioni e delusioni, di voglia di esprimere ciò che ci portiamo dentro, nella forma che il personale talento sceglie; in questo caso, appunto, il sassofono. Io non sono esperta, né tantomeno ho studiato musica, ma questo non ha importanza, quando si è dinnanzi ad un talento io me ne accorgo, perché sento che mi parla dentro, sento che il suo strumento dice ciò che nemmeno le parole sapranno mai esprimere, parla al mio sangue, alle mie ossa, la musica non arriva alle mie orecchie, le usa soltanto come mezzo di trasporto, come ingresso verso il mio mondo interiore, celato, custodito, segreto, nel mio profondo. Io la musica la respiro, chiudo gli occhi e lascio che le note mi sorprendano, senza la distrazione della vista, certo, ieri, devo dire che non ho potuto fare a meno, ogni tanto, di gettare gli occhi sulle sue mani, non foss'altro per capire donde provenisse quello straordinario insieme di suoni, per cogliere la velocità delle sue dita e le espressioni del suo volto scarno mentre, con forza, soffiava nel suo sax (a proposito... mi son chiesta dove pigliasse tutto quel fiato, lei così esile... un fenomeno, davvero). Sono proprio felice e soddisfatta, all'uscita abbiamo anche acquistato il suo ultimo lavoro "change of mood", appena pubblicato; se ne possono ascoltare delle eloquenti tracce sul suo sito, lo trovate tra i miei preferiti, e... scusate la divagazione musicale, ma... Cucina, Musica, Teatro... sempre ARTI sono! Bye bye alla prossima

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